Acqua
Author:Anna |
Pairing:A/K |
Rating:G |
Summary:un’altra epifania di Angel |
Spoiler:seconda serie di Angel |
Timeline:post Epiphany |
Disclaimer: Angel e Kate appartengono a Joss
Whedon alla ME, alla WB e alla Fox. Non intendo infrangere nessun
copyright. |
Scritto il 15/12/01
A Maria….che mi sopporta…che mi nutre di cioccolata…e che ha pazienza con
i miei vaneggiamenti, ed i miei colpi di sonnoJ tvb bambina…un mondo di
bene!
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Acqua
Sento il suo profumo.
Il profumo della sua pelle.
Come ieri, mentre la tenevo tra le braccia ed acqua gelida bagnava
entrambi.
È caldo ora, come le rose che fra breve fioriranno in questo giardino.
Caldo, come lo sguardo nei suoi occhi….
Lei…
Lei mi capisce.
Capisce perché forse abbiamo toccato insieme il fondo.
Nello stesso momento, nello stesso istante.
Io mi perdevo nel freddo di Darla, lei nel fondo di un bicchiere e di un
flacone di barbiturici.
Senza fede.
Senza speranza.
Disperazione assoluta.
Dolore, così profondo da annientare quello che eravamo un tempo.
Le maschere
Le mura.
Le bugie.
Solo quello che un tempo erano stati un uomo e una donna…disperati…
In cerca di un oblio che ci è stato negato.
Forse perché dovevamo trovare noi stessi, o forse perché l’acqua fredda
doveva scorrere su entrambi per riportarci alla vita.
Vita.
Mi sento vivo in questo momento, mentre tengo le mani giunte e parlo.
Sento lo sguardo di Kate su di me, ora.
Sento il mare chiaro dei suoi occhi scrutarmi dentro, ed arrivare, scovare
le verità celate, quelle che non ho il coraggio di rivelarle.
Come fa a leggermi dentro?
È bella Kate.
Bella come un ritratto di altri tempi, come il riverbero del sole sulle
acque della mia terra.
Osservo per un istante le sue mani stringere la tazza di caffè…
La tazza di caffè che ha cominciato la nostra conversazione…
E mi sembra quasi di sentire il tepore della sua pelle.
Vorrei sentire il tepore della sua pelle.
Conosco la sua pelle.
Come un amante…
Conosco il fuoco che scorre sotto di essa, l’ho assaggiato nel suo sangue.
Eppure non è sangue che guida i miei pensieri in questo momento.
Non sono le parole che ci scambiamo, gli sguardi furtivi…
È il silenzio tra noi…
Ho conosciuto silenzi che sapevano di morte.
Silenzi che conducevano alla follia….silenzi che soffocavano l’eco di urla
e pianti, lacrime e sangue.
Ma questo silenzio…è pace.
Questo silenzio è…amore.
Non venerazione, non ossessione.
Amore.
Limpido come i suoi occhi, forte come la sua fede, bello come lei.
Impossibile.
Impossibile come il fatto che io sia entrato in casa sua senza che lei mi
avesse mai invitato.
Impossibile come le nostre gambe che si sfiorano, ed i nostri occhi che si
accarezzano
Ed il suo sorriso…che mi salva, di nuovo.
Ed il sorriso, che sento nascere sulle mie labbra, e che arriva dal mio
cuore.
Un cuore inutile, pensavo.
Un cuore senza vita, senza ragione fino a ieri.
Un cuore che si gonfia ora, quasi come se tornasse a vivere mentre una sua
mano si allunga verso il mio volto.
Il volto dell’uomo che ero…il volto dell’uomo che sono diventato.
Non la maschera che nasconde il mio demone.
E lei lo sa.
Lei sa.
Ed io so…
So che vorrei baciarla, e che vorrei renderla mia, ora.
Più mia di quanto già non sia.
E voglio essere suo…
Perché sto capendo di appartenerle.
Credo di averlo capito mentre appoggiavo le mie labbra contro la sua
fronte, mentre acqua gelida di una doccia ci bagnava, ci univa, ci
purificava.
Insieme.
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